

«Atque omnium primum ad cursus lunae in duodecim menses discribit annum».
(Tito Livio, Ab Urbe condita libri, I)
Si narra che Numa Pompilio, secondo re di Roma, avrebbe fissato le norme del diritto sacro e il calendario, aggiungendo due mesi (gennaio e febbraio) ai dieci istituiti da Romolo: dopo aver dedicato gennaio a Giano, dio del passaggio, dedicò il mese di febbraio a Februus, divinità prima etrusca e successivamente latina, patrona delle purificazioni che venivano eseguite alla fine dell’anno religioso romano.
Da qui il nome di questo nostro Ciliegiolo, vitigno autoctono toscano, coltivato da secoli in Maremma.
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NOTE DI DEGUSTAZIONE
Rosso intenso con riflessi violacei, fermo, consistente con dei piacevoli sentori di ciliegia matura, frutta rossa e delicati cenni di erbe aromatiche. Al palato si presenta strutturato, armonico e vellutato.
Ciliegiolo: vitigno a bacca nera originario della zona centrale della Toscana. Deve il suo nome al colore della bacca e ad uno dei suoi aromi primari, che richiama la ciliegia. I grappoli sono compatti, allungati, dalle forme piramidali. Le bacche nere dai riflessi violetti sono piuttosto grandi con buccia consistente e polpa succosa.
ABBINAMENTI
Ottimo come aperitivo, particolarmente adatto ad accompagnare i primi piatti saporiti della tradizione Toscana.
Piatto Ideale: Acquacotta / Crostini Maremmani
Temperatura di Servizio: 18°C
Scheda tecnica